SON OF THE GODS NULLA È COME APPARE

SON OF THE GODS NULLA È COME APPARE

Ieri abbiamo provato per la prima volta Son Of The Gods e dobbiamo dire che la sessione è andata benissimo. Ho avuto modo di giocare con Luca (autore del gioco) e Simona ed è stata una sessione molto serrata (il poco tempo a disposizione) e che stava diventando sempre più bella da vivere. 

Purtroppo non ero in forma, diciamo che mi ero preparato per l'occasione e di gioco gioco, forse avremo fatto un'oretta ma è stato un bel regalo, ne avevo bisogno. Purtroppo non potrò ripeterlo per lungo tempo, ma era tanto che volevo rigiocare con Luca e avere anche l'opportunità di conoscere almeno virtualmente Simona.

Come sempre non descriverò tanto l’accaduto ma evidenzierò cosa mi è piaciuto:

  • 1.      La creazione del Personaggio è molto profonda in questo gioco, i Personaggi sono fatti di tanti aspetti che insieme lo vanno a definire. Lato GM devo ammettere che questa cosa rende facile avere sempre tanti spunti per costruire avventure.
  • 2.     Esistono tante combinazioni di Archetipi costruibili scegliendo la parte dell’Uomo e del Dio del Personaggio, ma la cosa che abbiamo notato subito è che se anche creassimo tutti gli stessi identici Archetipi non sarebbero mai dei personaggi uguali per modo di approcciare l’avventura.
  • 3.      Durante il gioco non ho avuto particolari problemi ad improvvisare l’avventura, avevo tantissimi spunti dati dai vari giocatori. Inoltre devo ammettere che averli messi direttamente in azione mi ha aiutato subito a entrare nel vivo.
  • 4.      Tante scelte, le scelte sono lato Giocatore e sono tante e continue nel gioco. Davvero imprevedibile come la storia evolva e se il Sentiero scelto dal Giocatore ad inizio partita, verrà poi in qualche modo rispettato. Ad inizio sessione il Giocatore sceglie se vuole diventare un Dio, vuole elevarsi a divinità per uno scopo ovviamente, o vuole diventare un Uomo magari risolvendo un problema ma poi tornando come mortale, magari un uomo migliore di quello era prima.

a.       Ad esempio Luca aveva scelto di ambire a diventare una Divinità, il suo personaggio era un lottatore clandestino che è stato “illuminato” dal Dio Sole per una nuova possibilità. In gioco però l’avversario l’ha provocato a tal punto da risvegliare in lui sentimenti poco Divini e più umani scatenando la furia del suo potere e distruggendo un grosso palazzo (con svariate vittime).

b.       Per quanto riguarda invece Simona anche lei a suo modo è stata messa alla prova, lei vuole tornare Umana, ma da Umana è più fragile dovrebbe cambiare quello che era e invece quando si sente sotto l’occhio attento del Signore degli Elementi (suo Dio) lei si eleva e viene sempre più venerata dai mortali.

                                                               i.      Dovevano capire chi era il nemico che cercavano, aveva due vie, per farlo hanno utilizzato un Simulacro del loro Dio, poteva farlo rispettando il Simulacro e non “spremendolo fino alla quasi distruzione” o al contrario usando tutto il suo potere. Ha fatto una scelta più di rispetto del Simulacro, perché di fatto se lo avesse distrutto cosa avrebbero pensato gli altri fedeli mortali, quando avrebbero visto in che condizione sarebbe finito? Immaginate di distruggere una statua di un culto davanti ai loro fedeli.


In brevissimo quello che è venuto fuori giocando a SOTG:

La prima scena è stata in un bar, ad un certo punto tutto diventa immobile, le ombre diventano lunghe e strane e in ogni dove appaiono strani fogli antichi sul quale è rappresentato un cerchio al cui centro stilizzato viene rappresentata l’immagine di un Drago. Poi una voce che dice ai due Semi Dei che non erano degni di aver ricevuto i poteri e che ben presto li avrebbero persi. Da questa scena iniziano a venire fuori vari elementi, intanto che c’erano più persone nascoste nella città che stavano in qualche modo controllando il mondo delle anime e nel mentre il personaggio di Luca è diventato Iroso, combatte con un mostro di fumo nero che gli ricorda da dove viene, gli ricorda il fatto che lui è stato sempre un essere della notte e che ora che finalmente può essere di luce e le parole che aveva sentito risuonavano nella sua testa come un altro modo per ritornare dove era sempre stato. La sua azione porta a distruggere un palazzo che viene tagliato a metà, vede una figura al suo interno Dankan (qualcuno a cui lui aveva fatto un torto in passato). Poi il tempo si sblocca e bam il palazzo crolla, pompieri, polizia un disastro… I due Semi Dei sono costretti ad andare via perché la voce li aveva avvisati che avrebbero continuato a portare morte. Scena di Legame in cui Luca parla di quello che è successo, mentre guardano le scene del disastro attraverso la TV. Poi i due Giocatori hanno avuto modo di portare avanti la loro impresa personale, anche qui è stato interessante perché l’impresa dipende da quello che i giocatori hanno fatto nella scena di missione ed è stato parecchio bello vedere come in modo diverso i due personaggi stavano raggiungendo i loro scopi. Ma mi fermo qui perché ha poco senso proseguire nel racconto! Abbiamo giocato un’altra scena bellissima e poi siamo andati a dormire!

Reputo Son Of The Gods un gioco profondo, epico da morire ma allo stesso tempo con tante scelte morali, personaggi sempre più profondi nei pensieri e insomma non vedo l’ora di poterci fare una campagna come giocatore! Ma chissà quando potrò, sicuramente nei prossimi giorni partiranno i playtest di vari miei amici che scalpitano di poterlo giocare.

P.s. pare che la vera impresa di Luca su questo mondo non fosse ritrovare gli altri figli della Luce, ma aprire un'impresa di costruzione Edile, visto che anche nella seconda scena, ha distrutto un palazzo e massacrato un bel poco di poveri mortali (diceva suo malgrado :-P).

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