Il gioco per imparare

Il gioco per imparare

Quanto è difficile, fare il genitore ai giorni d'oggi? Non mi piace dire quando eravamo piccoli noi era diverso, perché di fondo non era tanto diverso, quando ero piccolo io.

Però ho avuto la fortuna di aver incontrato nel mio cammino alcuni strumenti che mi hanno aiutato e oggi forse ne ho compreso le motivazioni.

Premetto che non demonizzo la tecnologia in nessun modo, io penso che ogni cosa abbia la sua utilità. Personalmente la utilizzo tantissimo e in generale vivo la mia vita in ricerca sempre di nuove tecnologie lo faccio per lavoro e lo faccio perché sin da piccolo mi è sempre piaciuto sperimentare.
Ma al contrario di quello che una persona potrebbe capire di me guardarmi dall'esterno (in modo superficiale), so benissimo che la tecnologia è solo uno strumento, come lo è un attrezzo di qualsiasi altro genere... Questo atteggiamento mi ha reso quello che sono e mi ha sempre spinto a studiare e lavorare duramente e soprattutto con passione. L'utilità però non deve essere scambiata per un bisogno (di fatto per me non lo è). 

Oggi quello che traspare è una società in cui la tecnologia non è vista come uno strumento, ma quasi uno status symbol da esporre. Appunto un bisogno effimero creato per vendere un prodotto. Non è vista come qualcosa da esplorare per curiosità e voglia di scoprire, ma anche per voler provare a creare qualcosa di nuovo e risolvere magari problemi (non crearne di nuovi).

Questo atteggiamento ovviamente colpisce gli adulti in primis e di conseguenza anche i più piccoli che di fatto prendono l'esempio da noi, prendono l'esempio dai media che sparano pubblicità a tutte le ore per convincerti che sei felice se hai il nuovo super telefono.

Il primo punto fondamentale per lanciarsi a provare a Giocare di Ruolo con la propria famiglia (ma anche i famosi giochi di società come li chiamavamo un tempo) è proprio provare ad educare a comprendere il posto delle cose.  Ed è anche un freno fortissimo per "il tutto e subito." a cui amaramente ci stiamo abituando.

Giocando in effetti si impara a fare tante cose, imparano i più piccoli, ma in realtà imparano anche gli adulti (se si toglie quel velo di scetticismo):
  • Si impara a comunicare, in una società in cui quello che strilla di più è quello più ascoltato al tavolo si impara ad ascoltare quello che narrano gli altri Giocatori e si impara anche ad esprimere i concetti.
  • Si impara a socializzare a trovare un proprio ruolo all'interno del gruppo e rispettare gli altri. 
  • Si impara la diversità perché ogni individuo è diverso e ha capacità diverse ed è l'unione che fa la vera forza.
  • Si impara ad affrontare le difficoltà, perché il fallimento può esser trasformato in un'opportunità.
  • Si impara a collaborare perché insieme quello che sembra insormontabile diventa possibile.
  • Si impara che gli obiettivi si ottengono un passo alla volta.
Tutto questo lo si impara stando seduti attorno ad un tavolo, divertendosi, scherzando e vivendo insieme avventure. Prendendosi il giusto tempo per stare tutti insieme e imparare l'uno dall'altro quello che purtroppo "noi" oggi non riusciamo a trasmettere tramite la nostra società (perché purtroppo la società siamo proprio noi), il bello di vivere il tempo e non corrergli dietro.

Il gioco di società è di certo un'opportunità, non l'unica ovviamente, per poter trasmettere un messaggio diverso e per imparare a capire meglio i tempi in cui ci troviamo. Il fatto che quando entra il gioco ci saranno meno TV accese, meno cellulari usati compulsivamente è solo una conseguenza del fatto di aver imparato...

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