Gioco funzionale e gioco rappresentativo quando posso iniziare a giocare di ruolo?
Con la massima umiltà mi preme spiegare un concetto relativo il gioco con i bambini, che ho appreso studiando ma anche grazie al supporto e l'esperienza di gioco con insegnati.
Fondamentale è comprendere che ogni individuo è diverso, ancor più ogni percorso dei bambini è diverso. Ma ci sono dei concetti che imparerete a riconoscere, o che comunque io ho imparato a riconoscere grazie a questa esperienza.
Il gioco inizialmente è un mezzo attraverso il quale il bambino inizia a capire il funzionamento degli oggetti, prova ad imitare quello che gli adulti fanno o vedono. Questo però attenzione non è ancora vero e proprio gioco, ma appunto un modo attraverso il quale il bambino "scopre" e il gioco è un mezzo appunto attraverso il quale impara come funzionano le cose. Insomma sembra vero e proprio gioco, ma in realtà è un esercizio, un'attività appunto imitativa di situazioni reali.
Il gioco è fondamentale nello sviluppo intellettivo, affettivo e relazionale del bambino, perché nel gioco il bambino può riuscire a sorprendere se stesso, questo comporta l'acquisizione di fiducia in se stessi e allo stesso tempo, il bambino acquisisce nuovi modi per potersi relazionare con il mondo esterno.
Tutto quello che sto scrivendo in questo breve articolo, che andrebbe sicuramente approfondito è racchiuso in Apprendisti Eroi, dove abbiamo tenuto conto proprio di questi aspetti, motivo per cui vi consigliamo di far iniziare a giocare di ruolo bambini dai cinque anni di età sempre con un occhio a capire che i bambini sono tutti diversi e il processo di evoluzione del gioco può essere più o meno veloce.
Anche se solo verso i sei anni compiuti di età inizieranno di fatto a comprendere le regole del gioco, non per le meccaniche di risoluzione conflitti (lancio del dado), ma per il concetto di uso e conseguenza, del proprio ruolo nel gioco, inizia la vera fase collaborativa fra i vari Protagonisti e nasce il concetto di rispetto delle regole al fine funzionale di far funzionare correttamente il gioco in gruppo (evoluzione che di solito avviene completamente attorno i dieci anni di età...).
Con la massima umiltà mi preme spiegare un concetto relativo il gioco con i bambini, che ho appreso studiando ma anche grazie al supporto e l'esperienza di gioco con insegnati.
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| Apprendisti Eroi |
Il gioco inizialmente è un mezzo attraverso il quale il bambino inizia a capire il funzionamento degli oggetti, prova ad imitare quello che gli adulti fanno o vedono. Questo però attenzione non è ancora vero e proprio gioco, ma appunto un modo attraverso il quale il bambino "scopre" e il gioco è un mezzo appunto attraverso il quale impara come funzionano le cose. Insomma sembra vero e proprio gioco, ma in realtà è un esercizio, un'attività appunto imitativa di situazioni reali.
Il gioco è fondamentale nello sviluppo intellettivo, affettivo e relazionale del bambino, perché nel gioco il bambino può riuscire a sorprendere se stesso, questo comporta l'acquisizione di fiducia in se stessi e allo stesso tempo, il bambino acquisisce nuovi modi per potersi relazionare con il mondo esterno.
Tutto quello che sto scrivendo in questo breve articolo, che andrebbe sicuramente approfondito è racchiuso in Apprendisti Eroi, dove abbiamo tenuto conto proprio di questi aspetti, motivo per cui vi consigliamo di far iniziare a giocare di ruolo bambini dai cinque anni di età sempre con un occhio a capire che i bambini sono tutti diversi e il processo di evoluzione del gioco può essere più o meno veloce.
Anche se solo verso i sei anni compiuti di età inizieranno di fatto a comprendere le regole del gioco, non per le meccaniche di risoluzione conflitti (lancio del dado), ma per il concetto di uso e conseguenza, del proprio ruolo nel gioco, inizia la vera fase collaborativa fra i vari Protagonisti e nasce il concetto di rispetto delle regole al fine funzionale di far funzionare correttamente il gioco in gruppo (evoluzione che di solito avviene completamente attorno i dieci anni di età...).
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