Giocare di ruolo con i bambini. Consigli per iniziare a giocare con loro

Giocare di ruolo con i bambini. Consigli per iniziare a giocare con loro

In questi giorni sto leggendo una miriade di post di papà e mamme che vogliono approcciarsi al gioco di ruolo con i bambini.

Purtroppo leggo anche commenti che parlano di bambini che si annoiano, oppure sentono ripetitivo il gioco di ruolo, o di chi si sforza di far giocare di ruolo i bambini più piccoli dai 2 ai 4 anni periodo in cui i bambini sono in piena fase del gioco "imitativo" (anche se a tutti gli effetti potrebbe sembrare un gioco di ruolo, non lo è propriamente). Ho anche letto chi consigliava di farli giocare da soli, il che non è sbagliato. Ma comunque di base uno dei bambini deve aver capito cosa è un gioco di ruolo e questa coscienza più o meno arriva verso 8/10 anni (scrivo più o meno perché ogni bambino è profondamente diverso). Forse una formula magica per riuscire a far giocare tutti non esiste, ma spero che questa guida vi dia dei consigli concreti che potrete applicare nelle vostre sessioni con i vostri piccoli.
Giocare di ruolo con i bambini "immagine tratta da Beginner".
Esistono una serie di concetti che sono fortemente legati alle fasi evolutive del bambino che bisogna conoscere. Vi fornirò una serie di consigli su come "io" ho imparato a giocare di ruolo con i bambini, nel modo più modesto possibile con l'augurio che sia utile anche per voi.

"Hai presente quando i bambini si divertono con i giocattoli? Quando narrano emozionanti storie in cui salvano il mondo dai cattivi oppure provano a raccontare con i loro giocattoli un cartone appena visto in televisione? Insomma, quel gioco che spesso inizia con un “faccio finta di essere…”. Ecco, anche se in modo molto libero, quello che stanno facendo è un “gioco di ruolo”, stanno in pratica facendo finta di essere i protagonisti delle loro storie.".
tratto da Beginner

Nell'esperienza con i più piccoli, è fondamentale conoscere alcune nozioni legate al loro mondo:
  • I bambini più piccoli, dai due ai tre anni, si immedesimano nei genitori provando a imitarli ed è solo con la crescita, in particolare dai tre ai sei anni, che iniziano man mano ad attingere alla propria fantasia combinandola con tutto ciò che li circonda.
  • Non stupirti se un bambino chiederà di salvare la “maestra” o la “sorellina” ma, anzi, usa situazioni simili come obiettivi di missione. Ricordati che il Gioco “facciamo finta di essere” è un modo per portare alla luce “paure” o “concetti” che vogliono essere elaborati dal bambino, ecco perché almeno per la prima fascia di età è assolutamente consigliata la presenza di un adulto in gioco.
  • Ricordati di non forzare il modo di immedesimarsi, il modo di approcciarsi al gioco, ogni bambino è diverso e ha vie differenti per esprimersi. 
  • Meccaniche chiare anche per loro e visive! Anche se i nostri figli sono molto più smart di noi, reputiamo siano Einstein,  ricordatevi che se non capiscono le meccaniche difficilmente riusciranno a collegarle a quello che succede raccontando le storie (a tal punto che sono quasi del tutto inutili). Avrete notato provando a giocare con loro, che a volte senza motivo lanciano i dadi? Proprio perché 
Quando abbiamo iniziato a giocare noi (parlo di chi ha iniziato negli anni 80) probabilmente esistevano pochi generi di GDR e in più la televisione c'era, ma non aveva tanta variabilità di programmi, le console/giochi da bar avevano ancora una grafica iper spartana e Hero Quest, Star Quest ci stupivano per le sue belle miniature.
Voglio giocare le principesse! O Gufetta dei PjMask non mi interessando Draghi e Elfi!
Sono sicuro che molti di voi che stanno leggendo diranno di aver avuto successo con giochi come Hero Kids, Hero Quest anche D&D con i propri figli e di fatto è molto probabile perché vedono te "genitore" come la persona da "imitare" gli stai trasferendo la tua passione per questi giochi. Sono altrettanto sicuro che estendendo agli amichetti dei vostri figli, non avrete avuto lo stesso effetto, quanto meno non sempre (i gusti esistono anche a quell'età e qualcuno che rimanga colpito come noi dal Fantasy lo troverete sempre!). Semplicemente perché manca di attingere dal loro mondo, perché non sono i vostri figli e perché ovviamente i bambini sono tutti diversi dal punto di vista della fase evolutiva del gioco.

Ok, io solo al pensiero di poter giocare Hero Quest con i miei nipoti o figli mi emoziono, ma l'emozione non è uguale perché se hanno mai visto un video gioco o un cartone di oggi ci sta poco spazio per la fantasia il livello è altissimo e probabilmente sono quelli i mondi che vogliono esplorare. Cosa sto dicendo? Che i tempi sono cambiati, i bambini di adesso vogliono giocare i loro cartoni preferiti, i telefilm per bambini, sognano avventure usando i loro giocattoli o i giochi per console. Per cui se volete attrarre i più piccoli e da lì che dovrete attingere. 
Super Eroi che passione! I film degli Avengers, ma anche i recenti cartoni animati usano molto il tema dei Super Eroi per questo è facile che ne siano attratti. Tratto da Beginner!
Per questo motivo, vi consiglio un approccio diverso a seconda delle età, così come l'hanno consigliato a me quando ho iniziato ad informarmi su questo aspetto:
  • Giocare di ruolo con i bambini dai cinque agli otto anni (Prima Fascia di età): È fondamentale giocare con un adulto che indirizzerà i bambini durante la creazione dei personaggi e li aiuterà con le regole da seguire. Utilizza i loro giocattoli, ne basta anche uno solo ma costruisci le avventure attorno a oggetti che i bambini possono usare per immedesimarsi. Se stai giocando con bambini molto piccoli dai cinque agli otto anni, dovrai essere molto propositivo, è difficile che saranno loro direttamente a proporti avanzamenti della storia soprattutto la prima volta che giocherete. Ma preparati perché quando capiranno dove possono spingersi con la fantasia, saranno loro stessi a darti spunti continui su cui costruire meravigliose avventure. Anche se alcuni bambini sono timidi, cerca di proporre la scena lasciando a loro l'ultima parola e in particolar modo non dovrai forzare il loro modo di Interpretare il personaggio, lascia che scoprano l’immedesimazione giocando.
  • Dai nove anni in su (seconda Fascia di età): L’adulto rimane presente ma i bambini avranno più potere decisionale e soprattutto sempre supervisionati potranno giocare liberamente con i loro amici. I ragazzi più grandi avranno meno difficoltà, saranno loro a proporti cosa vogliono cercare di fare, prendi spunto da cosa ti suggeriscono e ricorda che il tuo compito come GM è di complicare le loro proposte. Non dire mai "No!" alle loro richieste, ma costruisci su di esse dei “Sì, ma..." in modo da rendere più interessanti e complicate le scene e soprattutto per fare in modo che quello che il gruppo sta narrando sia stimolante per tutti. Esempio: "Stiamo scappando, giriamo l'angolo e saliamo su una macchina per andarcene." Anche se non avevi pensato che ci fosse una macchina, sfrutta l'occasione per creare un emozionante inseguimento complicando la scena. 
  • Dagli 11 anni in su: A quest'età ormai i piccoli giocatori sono pronti non solo ad essere organizzatori delle partite, ma anche a scegliere con facilità un genere specifico e poterlo giocare (qui potrebbero anche scegliere di giocare il Fantasy, o SCIFI o CyberPunk o qualsiasi altro genere anche profondamente diverso da quello che sono abituati a vedere in TV).
Ho creato giochi per Bambini che non parlavano il loro linguaggio. Sto parlando di Cartooner, che è ottimo per giocare con i più piccoli,  salvo che il gioco parla di cartoni alla Looney Tunes e quanti bambini ancora li vedono in TV? Probabilmente qualcuno di voi dirà che i propri figli sono appassionati di Willy il Coyote, piuttosto che di Bugs Bunny, ma di fatto, sempre sicuramente sarete stati voi a farglieli vedere perché in TV non passano più quasi mai (ehy, in questo caso Cartooner li farà impazzire! Anzi vi farà impazzire...).

Quando siamo partiti a studiare Beginner "il nostro gioco di ruolo per iniziare a giocare", come dico sempre, il primo passo è stato dire: "non so niente di bambini! Aiutatemi a capire il loro linguaggio e proverò a farci sopra un gioco!". Insomma qui nessuno vuole insegnare a nessun altro come giocare di ruolo con i propri bambini, di fondo tutto quello che abbiamo studiato è frutto della nostra principale volontà di poter giocare di ruolo con i propri figli o in famiglia (che probabilmente avete anche voi). Forse come alcuni dicono gli dovremmo lasciare lo spazio di scoprire da soli il nostro amato hobby, ma in fondo, vogliamo giocare con la nostra famiglia.

 Tutto quello che avete letto, di fatto, è in parte tratto dall'ultima fatica del nostro gruppo Beginner, un gioco di ruolo ambizioso, nato per parlare il linguaggio dei più piccoli e che non vedo l'ora di poter introdurre alle mie principesse Greta e Aurora (di 3 anni).

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